Creatività e innovazione sono sufficienti a lanciare una startup di successo e diventare buoni imprenditori? la risposta è “no”: servono pianificazione e organizzazione per ottenere risultati misurabili con strumenti tecnologici, occorrono strategie di business innovative e originali, in grado non solo di rivoluzionare il proprio mercato di riferimento, ma anche di affrontare la digital transformation nel migliore dei modi.
Nell’articolo di oggi parleremo di aziende italiane, made in Italy, piccole e medie imprese (PMI) e di come creare startup di successo con impegno costante, grandi idee e tanta pazienza. Prima di cominciare, però, sappiamo tutti cos’è una startup?
Indice dei contenuti
Startup: definizione e caratteristiche
Cos’è una startup? Steve Blank, autore e imprenditore, ne fornisce una definizione:
"Una startup è un’organizzazione temporanea che ha lo scopo di cercare e validare un business model scalabile e ripetibile "
Ecco le caratteristiche principali di una startup:
- ogni startup sta vivendo una fase transitoria nell’attesa di trasformarsi in una grande impresa;
- una startup sperimenta più modelli di business, cercando il modo più congeniale strada per riuscire a innovare;
- il modello di business di una startup si riferisce a un mercato molto ampio e con possibilità di crescita.
Il concetto di startup ha parecchio a che vedere con quello di disruption, ovvero nell’accezione, elaborata da Joseph Schumpeter, di “distruzione creatrice”.
Secondo l’economista, infatti, l’introduzione nel mercato di un prodotto nuovo, o di processi e tecniche innovative, dev’essere capace di modificare il mercato stesso e generare valore per l’impresa e i suoi clienti. In altre parole, per quanto un’idea possa essere creativa, è davvero innovativa solo se viene messa in pratica. Tutte le imprese, per sopravvivere, devono, in qualche misura, essere innovative e avere come scopo quello di cambiare il settore di riferimento.
Startup innovative: requisiti
Il nostro ordinamento (Decreto Crescita 2.0, art. 25) stabilisce che per essere innovativa una startup deve avere «quale oggetto sociale, esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico».
Inoltre, una startup deve soddisfare almeno una delle seguenti condizioni:
- è importante che le spese di ricerca e sviluppo risultino uguali o superiori al 15% del maggior valore, tra costo e valore totale della produzione;
- è richiesto che i dipendenti o i collaboratori impiegati siano qualificati e abbiano titoli di studio;
- è necessario il possesso di un brevetto industriale funzionale all’oggetto sociale;
- l’impresa non dev’essere stata costituita da più di 60 mesi;
- l’impresa non deve superare i 5 milioni di euro di fatturato durante il secondo anno;
- l’impresa non deve distribuire utili;
- l’impresa non deve derivare da una fusione, scissione societaria o cessione di altre aziende.
Da dove una startup può attingere fondi?
Le fonti a cui una startup può chiedere finanziamenti sono:
- fondo centrale di garanzia;
- bootstrapping o autofinanziamento;
- la famiglia e gli amici;
- business angels (figure imprenditoriali o manageriali che contribuiscono con le loro competenze);
- crowdfunding;
- venture capitalist (coloro che aiutano la crescita della startup e garantiscono ritorni);
- premi, grant e finanziamenti pubblici che, in qualche modo, integrano altre fonti di finanziamento (un esempio è il bando Smart&Start, dedicato proprio alle startup innovative);
- incubatori e programmi di accelerazione che, di per sé, non rappresentano una vera fonte di finanziamento, ma supportano lo sviluppo di un’idea e del suo business model.
Le startup innovative registrate in Italia, a fine 2018, sono cresciute di circa 9.996 unità rispetto all’anno precedente.
Secondo il Ministero dello Sviluppo Economico qualsiasi tipo di startup (tecnologica, digitale, artigianale, sociale, agricola, commerciale, ecc.) aiuta la crescita economica e occupazionale italiana, soprattutto tra i giovani, rappresentando una vera fonte di progresso e un volano per il Paese.
L'importanza del business plan in una startup
Il business plan, quel documento che racchiude e spiega gli obiettivi di un’impresa è indispensabile per qualsiasi startup. Un buon business plan, infatti, per essere funzionale, deve contenere le seguenti informazioni:
- dati anagrafici, indirizzo, numero di telefono, sede legale dell’azienda e una breve presentazione del fondatore e con le pregresse esperienze lavorative;
- descrizione del progetto d’investimento e dei prodotti/servizi che s’intende offrire;
- piano di marketing con indicazioni chiare sulla strategia d'adoperare;
- punti di forza e debolezza del prodotto/servizio da offrire e point of difference rispetto ai competitor;
- obiettivi di vendita e organizzazione commerciale;
- piano di fattibilità economico-finanziario triennale o quinquennale;
- fattibilità tecnica del progetto;
- investitori coinvolti e piano per nuovi investimenti;
- impatto ambientale del progetto.
In alternativa, esiste il Business Model Canvas, un documento redatto in forma grafica che offre una visione d’insieme delle varie parti che compongono una startup e utile per comprendere il funzionamento stesso di un’impresa. Il Business Model Canvas è generalmente costituito da nove blocchi:
- valore del servizio proposto per il target;
- acquisizione e fidelizzazione;
- attività per generare ricavi;
- risorse;
- partner;
- costi delle attività e delle risorse;
- flussi;
- canali attraverso cui raggiungere i clienti;
- segmenti di clientela.
Quando il business plan è pronto ci si può rivolgere a un notaio per l’atto costitutivo da depositare al Registro delle Imprese, o si può utilizzare la piattaforma statale seguendo la procedura per ottenere lo Statuto e l’Atto Costitutivo da firmare digitalmente e inviare all’Agenzia delle Entrate.
Invece, per controllare le entrate e le uscite aziendali, quindi la fatturazione, ci si può affidare a software per la creazione e gestione di fatture in cloud, disponibili a tutti da computer o smartphone grazie ad app dedicate. Questi tipi di strumenti smart per le startup semplificano non poco la vita dei giovani imprenditori e aiutano a ottimizzare il tempo.
Come creare una startup di successo
Dato e appurato che la creatività e l’innovazione sono le prerogative indispensabili per entrare nel mercato moderno, un’attenta pianificazione dell’idea di business non è e non può essere un optional. Un leader vincente pianifica una business strategy dettagliata, oltre che supportata da un efficace piano di marketing. Vediamo ora alcuni utili consigli per creare una startup di successo.
1. Idea originale
Individua un’idea di business originale. Per fare impresa è necessario riconoscere un bisogno del tuo pubblico di riferimento (target) e cercare, quindi, di soddisfarlo. Grazie a un ricco brainstorming, infatti, ti sarà possibile pianificare nuovi prodotti, ottimizzare quelli già presenti sul mercato e valutare anche le proposte più interessanti e promettenti.
2. Ricerche di mercato
Esamina la concorrenza, individua il target e i partner prima di avviare una startup vincente. Tutto ciò è utile a capire quale strategia di marketing dovrai adottare e quali idee di business ti converrà promuovere per soddisfare al meglio il bisogno del tuo pubblico di riferimento.
3. Business plan
Il progetto che realizzerai dovrà essere il più possibile specifico e dettagliato e dovrà riassumere tutte le informazioni aziendali e i dati d’impresa, in modo tale da convincere investitori e finanziatori che la tua idea di business è quella vincente.
4. Bisogni reali
Osserva le reali necessità del pubblico; non porti limiti, considera attentamente le esigenze delle buyer personas che hai delineato: un’idea che non risponde a bisogni concreti non ottiene quasi mai risultati positivi. Piuttosto, se riconosci che stai imboccando una strada sbagliata modifica i tuoi progetti, valuta le alternative, e riconosci nuove esigenze di mercato.
5. Team affiatato
Crea un team affiatato. Collaboratori qualificati ed efficienti porteranno al successo la tua startup e t’aiuteranno a definire una mission solida. Comunicazione e cooperazione migliorano il lavoro del tuo team, insieme alle attività di team building, che ottimizzano il rendimento d’impresa.
6. Finanziamenti
I finanziamenti sono la parte più complicata della fase d’avvio di una nuova attività. L’autofinanziamento, gli incubatori per startup o le piattaforme di crowdfunding sono tutte modalità per ottenere i fondi necessari a portare avanti la tua attività.
7. Rapporto di fiducia con gli investitori
Se le tue sole forze non bastano, puoi richiedere risorse economiche presentando un business plan dettagliato, che metta in luce gli aspetti innovativi della tua idea. È bene non andare subito dritti al punto, ma illustrare a poco a poco e in modo dettagliato il proprio piano strategico.
8. Feedback
Confrontarsi con il proprio mercato di riferimento, e condividere la propria idea di business serve a ottenere opinioni dai potenziali clienti e a ottimizzare i servizi/prodotti offerti. Inoltre, è utile porre attenzione alle richieste di mercato e promuovere l’immagine del proprio marchio aziendale (branding).
9. Strategie di vendita
Il successo è definito dalle vendite di prodotti e servizi. Pianifica strategie di marketing finalizzate alla vendita già mentre stai avviando la startup. La pianificazione è un punto di partenza necessario a raggiungere i traguardi prefissati.
10. Business ottimizzato
Migliora l’attività già mentre la crei. Individua i margini di progresso e costruisci un rapporto di fiducia con il pubblico, in modo tale da ottimizzare prodotti e servizi e incrementare i profitti aziendali.
Consigli su come creare una startup
Le strategie per fare impresa, ma soprattutto per creare una startup di successo sono molteplici e non esiste una regola ben definita per individuare la formula giusta. Tuttavia, è possibile considerare due elementi:
- l’esperienza altrui, senza però provare a replicare il successo di altri, perché questo è dato da una concomitanza di fattori e non è detto che tu li abbia tutti;
- non cercare scorciatoie, bensì studia, sperimenta e abbi pazienza.
È sicuramente possibile individuare delle linee comuni tra le startup che hanno avuto successo e determinare quali sono i fattori che impattano maggiormente sul mercato. Prima d’iniziare, potrebbe essere utile analizzare i fattori che più di tutti hanno avuto un impatto interessante sul risultato ottenuto da startup già esistenti, se non altro per avere sott’occhio quegli elementi che altrimenti non avresti neppure considerato.
La risposta alla domanda “quali sono questi fattori di successo e come possono essere utili alla mia startup?” ce la fornisce Bill Gross, fondatore di numerose startup e di Idealab, uno dei più importanti incubatori tecnologici esistenti. Analizzando e confrontando i dati di centinaia di startup, Gross ha individuato cinque fattori il cui impatto è fondamentale nella crescita di una startup.
Idea
È vero che alla base di tante startup di successo c’è un’idea unica e riconoscibile, ma ciò non basta a garantire che la tua startup funzioni. Alla gente non importa tanto delle idee, quanto delle soluzioni che offri loro per semplificargli la vita.
Timing
Le tempistiche hanno un forte impatto sul successo o sul fallimento delle startup, quindi tieni presente che l’idea è fondamentale, ma ancor di più lo sono le strategie impiegate e le tempistiche con cui la tua startup entrerà nel mercato.
Team
Hai bisogno di persone all’altezza della tua idea, quindi circondati del “team giusto” o, per meglio dire, di un “team affiatato” per ottenere il successo che meriti.
Business model
Al contrario di quanto si possa pensare, il business model non è mai qualcosa di definitivo e può cambiare anche due o tre volte l’anno. Alcune startup non hanno un business model definitivo o lo modificano anche più volte prima di trovare quello che fa per loro.
Investimenti
Gli investimenti a favore delle startup non sono necessari ad avviare l’attività, servono a mantenerla. Inoltre, si può tranquillamente iniziare con gli autofinanziamenti, puntando su investimenti esterni solo quando il prodotto ha dimostrato di funzionare.
Quali vantaggi hanno le startup innovative?
Vediamo, per ultimo, i vantaggi di cui possono godere tutte le startup innovative:
- possono assumere personale qualificato attraverso il work for equity, cioè remunerando il lavoro dei collaboratori con l’assegnazione di quote o strumenti finanziari partecipativi. Normalmente, esso non è soggetto a imposizioni fiscali o contributive;
- possono beneficiare di esoneri contributivi per le assunzioni di lavoratori subordinati a tempo determinato o indeterminato;
- possono usufruire d'incentivi all’investimento (detrazione del 30% dall’imposta e deduzione del 30% dalla base imponibile);
- possono godere del sostegno all’internazionalizzazione e di quello per i servizi promozionali e di assistenza;
- hanno diritto a "procedimenti di composizione della crisi da sovra-indebitamento" per una gestione della crisi più rapida e meno gravosa;
- possono ottenere agevolazioni IVA con regime forfettario.
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